Il ritmo è sempre più insistente, sempre più forte. Non lo sentite il ticchettio? Tik Tok, Tik Tok, Tik Tok.
Eh sì, parte dallo smartphone e si irradia ovunque.
Non c’è dubbio, Tik Tok, il social Media cinese, da simpatico tormentone per teenager è diventato una delle più grandi piattaforme social del mondo.
L’app ha raggiunto oltre un miliardo di utenti attivi, e adesso, tutti guardano alle possibili opportunità di guadagno che possono nascere da questo nuovo canale. Assolutamente necessario fare una premessa: ancora siamo in un vero e proprio selvaggio west. Sì, perché mentre gli influencer si sono arricchiti su piattaforme più piccole come Pinterest e Snapchat, il mercato delle sponsorizzazioni di TikTok è stato fino ad oggi lento nello sviluppo. Ma adesso, col passare delle settimane, sta crescendo in modo proporzionale ai suoi utenti e le sue potenzialità sono tutte da scoprire, conoscere e sfruttare.
Per aiutare a far fronte a questa sfida, un nuovo settore di agenzie di marketing, come http://scroller.it e di influencer, si sta concentrando sul contenuto di TikTok.
Aiutando in particolare le aziende, a fotografare lo speciale mix di eccentricità ed efficacia che è necessario per avere successo sulla piattaforma. Perché alla fine, a quella che è stata ribattezzata Generazione Z, non dispiace essere commercializzata, purché ciò sia fatto attraverso contenuti di qualità.
Filosofie di pseudomarketers a parte, Tik Tok può davvero essere cruciale per quelle aziende che si rivolgono ad un pubblico di adolescenti, e, visto il numero di utenti sempre crescente, le strategie a livello di ads stanno nascendo ed evolvendosi velocemente.
Molti lo paragonano al nuovo Instagram, altri dicono che sembra più simile a Youtube per il fatto che al centro del concetto del social, ci sono delle brevi produzioni video. Quello che è certo è che chi frequenta Tik Tok lo fa soprattutto per divertirsi. Fattore da non dimenticare mai.
Tante sono le aziende, ma anche i vip che stanno sbarcando su Tik Tok. Squadre di calcio, brand, e anche influencer che provano a integrare i vari social, con una comunicazione che spesso invece di completarsi si sovrappone anche in maniera inefficace. Persino i politici ci provano, vedi l’esempio di Matteo Salvini che ha da poco aperto un profilo su Tik Tok. Un social in mutamento, per comprenderlo bisogna prima imparare a conoscerlo e capire come si stanno muovendo i primi pionieri.
Per prendere contatto con questo nuovo mondo basta andare a vedere qualche esempio pratico.
Come quello del Tiktoker argentino Alejandro Baigorri e di altri come lui che hanno trovato la loro nicchia lavorando con etichette musicali. “Ci assumono per singole campagne – spiega – Di solito le indicazioni che ci danno sono piuttosto specifiche, non solo sul contenuto del video ma su quando pubblicare e cosa dovresti inserire nella descrizione.”
Baigorri, che vive in Argentina, ha 2,2 milioni di follower e produce video per Sony e Universal. Mentre i suoi TikTok personali in genere mostrano esercizi fisici e doti ginniche (è estremamente appassionato di parkour e salti mortali), il suo lavoro sponsorizzato tende a concentrarsi su canzoni e scenette. In molti di questi video è presente anche la sua ragazza, Magali, anche lei influencer su TikTok.
Baigorri ha dichiarato di guadagnare circa 250 dollari per ogni video che realizza, dunque ancora non siamo arrivati alle cifre degli Influencer di Instagram o YouTube, ma per un ragazzo di 15 anni, guadagnare 250 dollari per un video non è poco e poi, con una percentuale più bassa di ciò che spendi in Insta, puoi ottenere una straordinaria copertura su TikTok.
In più piattaforma ha meno inserzionisti rispetto a Instagram o Snapchat, rendendo la portata potenziale di una campagna molto più ampia.
Lo scorso novembre, TikTok ha iniziato a consentire alle aziende di acquistare annunci tradizionali sull’app. Ora, le aziende possono accedere a una piattaforma self-service per una media di 10 dollari per CPM (costo per mille impressioni). Questo è un prezzo elevato, anche se confrontato con il prezzo medio di Instagram, che è poco meno di 8 dollari per CPM.
Alcune agenzie si concentrano su annunci organici, che assomigliano più ai normali video TikTok e sono particolarmente utili per la consapevolezza del marchio, altre invece lavorano con i marchi per creare contenuti specifici di TikTok, con l’obiettivo di avviare sfide virali. Le sfide della community di TikTok possono generare centinaia di migliaia di imitazioni e per questo molte agenzie hanno lanciato dei challenge, i più disparati e divertenti per coinvolgere gli utenti. Sempre mantenendo un aspetto ludico, che prevale sul social.
Altre aziende sono state anche fortunate. Il jingle di Home Depot ad esempio, una melodia bizzarramente accattivante, è diventato virale all’inizio di quest’anno. E stiamo parlando di una catena di bricolage (sì, avete letto bene). La società non ha pagato per promuovere l’hashtag #HomeDepot, ma ha ottenuto 62 milioni di visualizzazioni a prescindere. Per un’azienda non è poco, anche se questa popolarità non ha portato immediatamente a vendite.
Questo però ci ricorda che la musica è una parte fondamentale dell’app e molte sfide riguardano canzoni remixate.
E poi ci sono marchi della cosmesi, come Elf, che hanno anche riscosso un enorme successo lavorando con agenzie creative per creare brani originali per l’app “Eyes Lips Face”, una canzone che il marchio di make up ha prodotto con un agenzia con sede a Brooklyn.
Secondo alcune fonti, pagare per promuovere un hashtag di sfida sulla pagina di TikTok può costare centinaia di migliaia di dollari, mentre affidarsi ad un’agenzia per realizzare una strategia può essere più vantaggioso.
Tutto questo probabilmente cambierà man mano che il mercato pubblicitario di TikTok continuerà a crescere. Al momento sembra di essere nel selvaggio West, ognuno sta facendo qualcosa di diverso. I regolamenti diventeranno più rigorosi man mano che verranno versati più soldi in TikTok e anche al di fuori della musica, in tantissimi altri settori, dalla vendita al dettaglio alle industrie alimentari inizieranno (qualche pioniere ha già cominciato) a fare pubblicità. Sarà, anzi è già una nuova grande sfida. Provare a vincerla è quasi un obbligo, per chi vuol parlare ad una determinata generazione. Bisogna provare usando la testa. Bisogna osare, soprattutto nei contenuti. Perché su Tik Tok il miglior modo per convincere è sorprendere. Questa è la regola della Generazione Z.
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