Instant Marketing , la panacea di tutte le strategie. Se intercetti il topic del giorno i like sono assicurati, gli insight si tingono magicamente di verde prato e in un batter d’occhio l’ansia di qualunque SMM sparisce.
Apparentemente sembrerebbe la medicina miracolosa per ogni piano editoriale, per infoltire quelle Vanity Metrics che accrescono l’ego ma che poi boh, chissà quale risultato porteranno.
Riavvolgiamo il nastro e capiamo cosa è fare Instant Marketing e cosa può portare nella propria strategia aziendale.
Nel 2013, OREO in occasione del black out di 34 minuti che colpì il Mercedes-Benz Superdome di New Orleans durante la finale del Super bowl, twitta “You can still dunk in the dark”
Il tweet è stato ritwittato 15mila volte nelle prime 14 ore e la stessa immagine, su Facebook, ha ricevuto 20mila like.
E’ il primo caso di successo dell’ Instant Advertising, una leva squisitamente digital che sarà cavalcata da molti ( Nasa, Tesla fino ad arrivare al mito Ceres che tutti conosciamo).
Capisco che anche tu, come Social Media Manager, hai una voglia matta di metterti alla prova, di sentirti Ceres per un giorno e provare l’ebrezza di competere ad una gara di creatività che solo gli addetti ai lavori conoscono.
Si, hai letto bene, una gara . E’ così’ che la vedo, sopratutto se sei una media impresa magari con vari target di cui non sai assolutamente niente.
Una competizione tra addetti che poco interessa al pubblico e che al di là di qualche dato positivo, non so cosa possa portare ai nostri famosi KPI strategici.
Personalissima tesi che mi è capitato di pensare mentre facevo la mia scrollata sul Web dopo la notizia Banksy e che qui vi racconterò.
Scontata l’entrata in scena dei Big (ormai me lo aspetto per qualunque cosa).
Ceres e Taffo a distanza di poco prendono la notizia e la ripropongono a tutta la loro community.
Like assicurati, interazioni che reggono e condivisioni in ogni dove.
Passano le ore e arrivano tutti gli altri, uno dopo l’altro.
Passa eBay, Subito.it, Ikea, tutti con lo stesso messaggio, alcuni assolutamente centrati. ( magistrale eBay)
Poi Unieuro e ho già ho un principio di orchite. Quando vedo San Carlo ho già voglia di comprare Pringles.
Tutti che vogliono dirmi qualcosa e io non capisco ancora cosa. Per ora mi è assolutamente chiaro che “quello del palloncino rosso” ha distrutto in diretta una sua opera dopo l’acquisto.
Scrollo ancora, arriva un Verti Assicurazioni ( chi sei?) e una Banca sconosciuta ( ma perché?)
Ancora Banksy (che intanto gode del buzz), ancora immagini di cose che si autodistruggono e nessuno che mi racconta qualcosa di nuovo.
La noia, il tedio, spengo tutto ed entro in detox .
Ragazzi chiariamoci subito: l’instant marketing non è cosa semplice, non è cosa da tutti e una scelta del genere può essere anche rischiosa per il tuo business, sopratutto se non sei “grande” e non hai grandi budget.
Se sei tra questi, ti consiglio di abbandonare la corsa per ora e concentrarti su un altro aspetto che spesso, troppo spesso, sfugge nelle strategie di comunicazione aziendale: L’ANALISI DEL TARGET.
Eh si, batto sempre li, perché fino a che non si conosce il nostro pubblico e la “lingua” dei nostri followers sarà molto difficile intraprendere una relazione sana e in crescita.
Cosa mi può dare un post, magari anche divertente sul topic del giorno, se poi nella realtà la tua azienda non è così? Perché utilizzare tempo prezioso a seguire una strategia instant se al tuo pubblico non interessa?
E ancora: il tempo e lo sforzo creativo per riuscire a fabbricare qualcosa di “irriverente” non è meglio impiegarlo per trovare risposte a queste fondamentali domande:
- Chi è il mio pubblico?
- Come si chiama?
- Che passioni ha?
- Come posso fargli compagnia affinché diventi fedele al mio marchio?
Sui Social non si parla più PER le persone ma CON le persone e queste “personas” dobbiamo conoscerle e profilarle utilizzando fantasia, esperienza e un po’ di dati che anche Facebook ci consente di acquisire.
Ti lascio qui un utile template che può aiutarti a profilare le tue “Personas”.
Io lo utilizzo sempre, gli voglio quasi bene e spero che anche per te diventi un vero amico.
Compilalo, stampalo, attaccalo al muro davanti alla scrivania e tutte le mattine dagli il buongiorno, proprio come fai con i tuoi colleghi.
Una volta che avrai compilato le schede (una per ogni tua personas) ti troverai davanti nuovi amici che dovrai divertire, appassionare e coinvolgere, proprio come fai nella vita reale.
Dopo questo approccio l’instant marketing non ti sembrerà poi cosi’ figo o almeno, se lo sceglierai come leva, saprai quali topic cavalcare e quale è ideale per il tuo pubblico.
Se hai bisogno di una mano per farlo, sappi che qui in Scroller lo facciamo di lavoro e che su Skype possiamo fornirti aiuto fin da subito e gratuitamente (almeno per indicarti come iniziare).
P.s: Ti lascio con un tweet geniale di un improbabile Fontana che scrive:
“Ho letto di questo Banksy che ha progettato un quadro che si è autodistrutto dopo la vendita. Dilettante. Facile vendere un quadro prima che si distrugga. Io il mio l’ho venduto già distrutto e pure a 5 milioni di sterline” .
Direi che il buon “fake Fontana” ha chiuso la discussione in maniera esemplare.
Ci si vede in rete scrollatori!
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